Cràstula Epomeo Rosso Igp

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Cràstula Epomeo Rosso Igp – Cantine di Crateca 14% Vol

La storia che lega Cràstula all’isola d’Ischia risale al 1954, quando durante una campagna di scavi l’archeologo Giorgio Bucher, insieme al giovane operaio Giosuè Ballirano, rinvenne il primo pezzo della Coppa di Nestore, il più famoso fra le migliaia di reperti scoperti da Bucher che documentano come l’isola d’Ischia ospitò la più antica colonia greca in Italia, Pithecusa. Ballirano, liberando dal terreno i cocci, si accorse che su uno di essi c’era scritto qualcosa di diverso e disse: “Prufessò! Aggio trovato ‘na cràstula co ‘na scritta!”. In dialetto, cràstula indica un frammento di terracotta. Quel coccio apparteneva ad una coppa usata per bere vino sulla quale erano incisi versi che alludevano ad un mondo mitologico, popolato da potenti re, eroi e divinità. È da questo episodio, che vede protagonista l’isola d’Ischia, il suo passato illustre e le tradizioni, che prende il via il viaggio epico del nostro vino…

Vinificazione ed affinamento: pigiadiraspatura dei soli grappoli accuratamente selezionati in vigna e cantina. Macerazione e fermentazione alcolica a temperatura controllata per circa quattro settimane in tini di acciaio inox a contatto con le bucce, in questa fase sono frequenti i rimontaggi per favorire il passaggio del colore e del tannino nobile al mosto in fermentazione, per poi continuare con la fermentazione malolattica e lungo affinamento (12-18 mesi) su fecce fini in barrique nuove di rovere. Minimo e regolato utilizzo di solforosa fino all’imbottigliamento.